
UNA VISITA NON E’ UNA PROCEDURA INVASIVA E PUO’ SALVARE LA VITA!
il cancro della mammella è il più diffuso nelle donne: 1 donna su 9-10 presenta nell’arco della sua vita una neoplasia mammaria, ma fortunatamente la remissione di malattia e la sopravvivenza sono andate nel corso degli ultimi anni via via aumentando statisticamente, ed attualmente il tumore maligno della mammella è considerato curabile nella maggior parte dei casi.
Questo successo è dovuto sicuramente alle nuove strategie di cura di questa malattia ma principalmente alla sensibilizzazione della popolazione rispetto alla prevenzione: più precocemente è diagnosticato un tumore e più facilmente questo viene curato.
La prevenzione può essere effettuata in modo autonomo dalla donna che periodicamente e davanti ad uno specchio esegue l’autopalpazione, ma qualora ci siano dubbi o la manovra di autoesame sia poco attendibile si ricorre alla visita dello specialista.
Inoltre anche quando la donna esegue già (per rischio aumentato o per età) l’ecografia e la mammografia, è utile recarsi dallo specialista per la visita, in quanto essa è complementare agli esami strumentali.
La mammografia è consigliabile solo dopo i 40 anni oppure in presenza di elevato rischio o sospetto, espressi comunque dallo specialista; invece l’ecografia può essere eseguita a qualsiasi età (trattandosi di ultrasuoni e non radiazioni) ma va effettuata solo se necessaria e su indicazione medica.
La visita senologica controllerà i referti dei due esami strumentali qualora effettuati, e completerà l’indagine senologica con l’esame clinico delle mammelle e delle sedi palpabili dei linfonodi.
Qualora lo specialista sospetti la presenza di una lesione che potrebbe essere patologica si attueranno degli approfondimenti diagnostici , in seguito alla mammografia ed ecografia, che possono essere la risonanza magnetica oppure l’agoaspirato o la biopsia, quest’ultima effettuabile dove possibile anche ambulatorialmente. L’esame istologico potrà dare la diagnosi definitiva di benignità o malignità della lesione.
La prevenzione delle patologie neoplastiche della mammella non include solo la ricerca di noduli o aree anomale nella ghiandola, ma per esempio anche la valutazione di linfonodi ingrossati nelle zone limitrofe alla mammella oppure la valutazione di eventuale secrezione dal capezzolo (qualora sia presente una secrezione di sangue questa è sempre una pre-cancerosi!), o ancora l’ispezione della cute della mammella o del capezzolo per verificare eventuali irregolarità.